L’operazione di aggiornamento dei contributi scientifici in materia ambientale è attività sempre più complessa. L’ormai nota, ed ancora non risolta, esuberanza e frammentarietà normativa del diritto dell’ambiente è ancor più accelerata negli ultimi anni dagli effetti dell’integrazione ...
L’operazione di aggiornamento dei contributi scientifici in materia ambientale è attività sempre più complessa. L’ormai nota, ed ancora non risolta, esuberanza e frammentarietà normativa del diritto dell’ambiente è ancor più accelerata negli ultimi anni dagli effetti dell’integrazione delle politiche ambientali negli altri ambiti dell’azione dell’Unione Europea e degli Stati.
Il processo di integrazione è, infatti, in una fase di evoluzione molto avanzata, tanto da lasciar intravvedere, come descritto nelle pagine che seguono, l’inizio di una nuova fase in cui si supera il concetto di sviluppo sostenibile per riconoscere la tutela ambientale stessa come motore dello sviluppo.
Sono questi i giorni del Green Deal, del Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tutti questi importanti atti di pianificazione e programmazione pongono in cima alla scala di priorità il perseguimento delle finalità di tutela ambientale. Quest’ultima è indicata non solo quale obiettivo, ma soprattutto quale fattore determinante per attraversare la crisi economica e sociale determinata dalla pandemia da Covid-19.
Quando questa pubblicazione era già in bozze è stato istituito il Ministero della Transizione Ecologica, che evolve il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, assumendo importanti funzioni in materia energetica.
In questa quinta edizione si tiene, quindi, conto delle dinamiche in corso, e, senza modificare l’impostazione di fondo del testo, che muove da un approccio pubblicistico ai temi trattati, presenta contributi arricchiti, anche sulla base dell’esperienza didattica ormai più che decennale, e un contributo nuovo (di O. HAGI KASSIM sulle valutazioni ambientali). Il gruppo di autori si è arricchito anch’esso, accogliendo MARZIA DE DONNO e CLARA NAPOLITANO.
Gli aggiornamenti non potevano non riguardare i più rilevanti interventi del legislatore italiano ed europeo.
Hanno contributo ai lavori di aggiornamento anche Eugenio Fidelbo e Dario Morelli.
L’impostazione del testo non ne vuole uscire modificata, ed anzi il metodo qui adottato ed i suoi contenuti sono stati finora oggetto di confronto costante e proficuo con gli studiosi della disciplina anche oltre i confini nazionali.
Per i temi di maggiore dettaglio e approfondimento scientifico, che non potevano trovare spazio in un testo destinato alla didattica, prosegue lo sviluppo della Rivista Quadrimestrale di Diritto dell’Ambiente (www.rqda.eu), della quale si è da poco celebrato il decennale, quale luogo di confronto e dialogo tra studiosi anche sul piano interdisciplinare, con una particolare attenzione al dialogo con gli studiosi stranieri.