Il diritto di proprietà ci appare come un diritto ‘senza tempo’, che ha resistito, nel corso dei secoli, a innumerevoli variazioni economiche, capovolgimenti politici, ribaltamenti ideologici. Al tempo stesso, il diritto di proprietà si rivela estremamente mutevole nei tempi e nei luoghi, per...
Il diritto di proprietà ci appare come un diritto ‘senza tempo’, che ha resistito, nel corso dei secoli, a innumerevoli variazioni economiche, capovolgimenti politici, ribaltamenti ideologici. Al tempo stesso, il diritto di proprietà si rivela estremamente mutevole nei tempi e nei luoghi, per il suo contenuto, il suo oggetto, la sua funzione, la sua disciplina, la sua oscillante rappresentazione come prestigioso status symbol e baluardo della libertà individuale, o, viceversa, come strumento di discriminazione e insegna del più colpevole parassitismo sociale. A prescindere dalla considerazione che nella lunga esperienza giuridica romana la proprietà privata mutò considerevolmente caratteri e disciplina, non restando mai uguale a sé stessa, occorre prendere atto che nel contesto europeo è tornata alla ribalta una concezione della proprietà individuale, che sembrava definitivamente superata dalle dottrine di Karl Marx, dalle rivoluzioni russa e cinese, dall’affermazione della funzione sociale della proprietà. Le ragioni del ritorno a concezioni imperanti nel passato non possono essere comprese, né adeguatamente valutate, se non si ripercorrono le tappe fondamentali del lungo dibattito tuttora in corso tra filosofi, politologi, giuristi ed economisti circa il significato e il valore della proprietà individuale.
Laura Solidoro
Professore ordinario di Istituzioni di diritto romano e di Diritto romano nell’Università degli Studi di Salerno, è autrice di numerosi saggi e monografie (tra questi, Studi sull’abbandono degli immobili, Napoli 1989; La repressione della violenza nel diritto romano, Napoli 1993; Problemi di storia sociale nell’elaborazione giuridica romana, Napoli 1994; La tutela del possesso in età costantiniana, Napoli 1998; Esperienze giuridiche a confronto, Napoli 2001; Gli obblighi di informazione a carico del venditore, Napoli 2008; La tutela dell’ambiente nella sua evoluzione storica, Torino 2009; I percorsi del diritto, 2 voll., Torino 2011-2014; Tra morale e diritto. Gli itinerari dell’aequitas, Torino, 2013), nonché, insieme con Andrea Lovato e Salvatore Puliatti, del manuale Diritto privato romano, II ed., Torino 2017. Dal 2007 presiede la sezione salernitana dell’Associazione Internazionale di Studi Tardoantichi (AIST), nel 2008 ha fondato la Rivista scientifica on line Teoria e Storia del Diritto Privato (www.teoriaestoriadeldirittoprivato.com), di cui è anche il Direttore; dal 2015 al 2020 è stata Direttore della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università di Salerno.