Il volume, pur non omettendo la classica introduzione sui principi generali del diritto, sulle norme e sulla loro interpretazione-applicazione, sul rapporto e sul fatto-atto giuridico, a differenza dei manuali tradizionali di diritto privato si occupa essenzialmente degli istituti fondamentali del d...
Il volume, pur non omettendo la classica introduzione sui principi generali del diritto, sulle norme e sulla loro interpretazione-applicazione, sul rapporto e sul fatto-atto giuridico, a differenza dei manuali tradizionali di diritto privato si occupa essenzialmente degli istituti fondamentali del diritto civile (segnatamente: proprietà e diritti reali, obbligazioni, contratto in generale e figure contrattuali più ricorrenti ed emblematiche, responsabilità per fatto illecito); e tralascia l’esame di quelle parti del codice civile, non certo meno importanti, ma che hanno ormai da tempo acquisito una loro specifica autonomia normativo-concettuale e didattica, come il diritto commerciale (al cui interno si studiano notoriamente anche gran parte delle figure contrattuali, delle quali pertanto il volume in oggetto non si occupa, limitandosi, come accennato, all’analisi dei principali contratti), il diritto del lavoro, il diritto di famiglia e il diritto successorio. A tali parti vengono nondimeno dedicati taluni richiami incidentali e sintetici, là dove ciò si palesi funzionale ad una migliore comprensione del diritto privato “in senso stretto”; mentre lo “spazio” così liberatosi viene impiegato per approfondire – col ricorso ad un carattere a stampa ridotto, che aiuta a non perdere il filo conduttore della trattazione principale – rilevanti profili storici, evolutivi, problematici e di disciplina degli istituti di volta in volta esaminati, al fine di evidenziarne in modo completo ed appropriato ratio e contenuti. Ne risulta un’esposizione chiara, discorsiva e “ragionata”, tesa a fornire sul piano metodologico non mere nozioni, ma una lettura sistematica ed altresì critico-ricostruttiva del diritto privato, arricchita da costanti riferimenti all’orientamento dottrinale e giurisprudenziale prevalente e/o più recente (omettendo, sotto quest’ultimo aspetto e salvo casi eccezionali particolarmente significativi, di “appesantire” la trattazione con citazioni formali e testuali di date e numeri di sentenze, facendo piuttosto riferimento sostanziale alla relativa e consolidata tendenza interpretativo-applicativa).In conclusione, il volume costituisce anzitutto un’opera rivolta a quegli studenti che – nonostante l’evidente “dequalificazione” degli studi universitari indotta da una riforma purtroppo rivelatasi la “tomba” della vera cultura e di un apprendimento degno di questo nome – continuano ad accostarsi all’Università non per conseguire un titolo legale sempre più svalutato; ma con “sete di sapere” e con l’intento di acquisire realmente quelle conoscenze e quei valori imprescindibili per il completamento della loro formazione come “persone”, chiamate poi a trasfondere quanto hanno appreso e “maturato” nell’attività professionale che sceglieranno di svolgere in un settore, quello del diritto, che rappresenta la pietra angolare di qualunque società civile degna di questo nome. D’altra parte, per la sua struttura e sistematicità e per i suoi contenuti, il volume può altresì costituire un utile strumento di base per la preparazione a concorsi o esami post-universitari e un valido supporto per chi eserciti già la propria professione nell’ambito giuridico.