Con i contributi di: Emilio Balletti, Franco Carinci, Davide Casale, Giuseppe Casale, Chiara Cattabriga, Barbara De Mozzi, Valeria Fili', Mariorosario Lamberti, Fiorella Lunardon, Marika Malizia, Emanuele Menegatti, Domenico Mezzacapo, Anna Montanari, Roberta Nunin, Alberto Pizzoferrato, Enrico Trav...
Con i contributi di: Emilio Balletti, Franco Carinci, Davide Casale, Giuseppe Casale, Chiara Cattabriga, Barbara De Mozzi, Valeria Fili', Mariorosario Lamberti, Fiorella Lunardon, Marika Malizia, Emanuele Menegatti, Domenico Mezzacapo, Anna Montanari, Roberta Nunin, Alberto Pizzoferrato, Enrico Traversa, Anna Zilli.
"La definitiva uscita del Regno Unito dall’Unione Europea tramite l’EU-UK Trade and Cooperation Agreement e l’avvento della terribile stagione pandemica di Covid-19 hanno dato inaspettatamente impulso all’Unione Europea, che ha ritrovato slancio sociale e solidaristico in un periodo di gravi difficoltà economico-finanziarie e sanitarie. Accanto ai temi del green deal, della digitalizzazione, del rafforzamento democratico delle Istituzioni, è ricomparso vigorosamente sulla scena politica europea l’obiettivo della coesione sociale e della tenuta dei livelli occupazionali in un contesto di condizioni del lavoro dignitose. Il rinnovato senso di appartenenza e di solidarietà, pur tra innegabili distinguo e provvisori arresti, ha consentito di arginare e superare i nazionalismi separatisti che avevano offuscato la visione identitaria europea nel corso del passato lustro.
Sono state così messe in campo numerose iniziative sia sul versante normativo – dalla dir. 2019/1158/UE relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i caregivers, alla dir. 2019/1152/UE relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea, al reg. 2019/1149/UE che istituisce l’Autorità europea del lavoro, al reg. 2019/1238/UE del 20 giugno 2019, relativo al Prodotto pensionistico individuale paneuropeo, alla Proposta di dir. COM/2020/682 sul salario minimo adeguato, e altre ancora –, sia su quello finanziario. In particolare, oltre ai tradizionali strumenti del FSE, EaSI, FEG, FEAD, è stato introdotto il SURE (sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza), che è un sistema di prestiti agli Stati a tassi di mercato agevolato dalla garanzia UE, attivato dagli Stati stessi su base volontaria, per finanziare i regimi di riduzione dell’orario lavorativo e misure analoghe in funzione della salvaguardia dei posti di lavoro e dei livelli di reddito minimi.
L’Italia ad ora ne è risultata beneficiaria per 27.4 miliardi di euro, con un risparmio, atteso nel corso del prossimo ventennio di restituzione in termini di minori tassi di interesse da erogare sul prestito rispetto a quelli offerti dal mercato dei buoni del tesoro nazionali, per circa 4.4 miliardi di euro. Ed è stato altresì introdotto il Next Generation UE che è un piano di prestiti a lungo termine per finanziare a tassi agevolati iniziative degli Stati membri in favore della ripresa economica e industriale in nume-rose aree quali il mercato unico, l’agenda digitale, le risorse naturali, la coesione e la resilienza, la migrazione e le frontiere, la pubblica amministrazione europea. Uno sforzo finanziario senza precedenti, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2.000 miliardi di euro, per conseguire, fra l’altro, gli obiettivi della competitività sostenibile, dell’equità sociale e dello sviluppo e modernizzazione delle competenze.
Dinanzi al flagello della pandemia, che ha così profondamente inciso su modi e forme del lavoro, sull’organizzazione dell’impresa e sulla dimensione territoriale delle attività produttive, ed ai conseguenti impatti istituzionali, regolativi e finanziari generati sul funzionamento dell’Unione Europea, non poteva procrastinarsi la confezione di una nuova edizione del Manuale che tenesse conto delle mutate condizioni dello scenario europeo, dei suoi attori e delle sue dinamiche. Alla luce della drastica modifica del quadro di riferimento, si è voluto non solo aggiornare, con le novità normative, amministrative e giurisprudenziali intervenute, l’impianto descrittivo e classificatorio consolidato nelle precedenti edizioni, ma anche allargare l’orizzonte su due ambiti di assoluta attualità politico – sindacale: il salario minimo adeguato quale strumento di contrasto al fenomeno in crescente espansione dei working poor ed il lavoro tramite piattaforma digitale nelle sue proiezioni qualificatorie, disciplinari e contrattuali. Insomma si tratta, almeno nel nostro auspicio, di una edizione al passo con i tempi, più ricca e articolata per l’incremento di complessità dell’ordinamento sociale UE e ciononostante di facile fruibilità ed accesso, anche grazie alla nuova versione in e-book.
L’apprezzamento registrato dalle passate edizioni ci induce ad un cauto ottimismo. I Curatori" (Tratta dalla Premessa alla terza edizione)