Agevolare il percorso di conoscenza intrapreso dai nostri studenti è il faro che ci ha guidato nella stesura delle precedenti edizioni e ci guida anche nella revisione alla nuova edizione di questo Manuale di Diritto pubblico e costituzionale. La scommessa è, ancora una volta, quella di tradurre c...
Agevolare il percorso di conoscenza intrapreso dai nostri studenti è il faro che ci ha guidato nella stesura delle precedenti edizioni e ci guida anche nella revisione alla nuova edizione di questo Manuale di Diritto pubblico e costituzionale. La scommessa è, ancora una volta, quella di tradurre con una scrittura semplice e accessibile anche a studenti di primo anno concetti complessi e necessariamente articolati.
La prospettiva di facilitare e magari rendere piacevole la preparazione della materia ci spinge a migliorare lo stile utilizzato e ad arricchire il contenuto, dando conto delle recenti novità normative e giurisprudenziali. Questi due anni che ci separano dall’ultima edizione sono stati costellati da molti avvenimenti di carattere interno, che si sono intrecciati con le vicende internazionali.
Il sessantasettesimo Governo della Repubblica italiana, in carica dal 13 febbraio 2021, guidato dall’ex Governatore della Banca Centrale Mario Draghi, si è caratterizzato per essere un esecutivo di emergenza nazionale, sostenuto da una base parlamentare molto ampia.
Il terzo ed ultimo Governo della XVIII legislatura nasce con l’obiettivo di realizzare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un grande piano di aiuti con cui l’Unione europea ha inteso sostenere la crescita economica degli Stati membri dopo la crisi pandemica, accelerando la transizione ecologica e l’innovazione digitale attraverso investimenti mirati e trasparenti. Quando la pandemia pare rallentare la sua corsa, una guerra nel cuore dell’Europa, con l’ingiustificata aggressione della Federazione russa all’Ucraina, rischia di rimettere in discussione i valori della democrazia e le libertà fondamentali. Il 21 luglio 2022, a seguito di una crisi politica provocata da alcuni partiti di maggioranza, il Presidente del Consiglio ha presentato le dimissioni. L’assenza di prospettiva per dar vita ad una nuova maggioranza, ha indotto il Presidente della Repubblica a sciogliere anticipatamente delle Camere.
Sembra prevalere un senso di impotenza e di diffuso pessimismo sul futuro, che scaturisce dalle continue emergenze del presente. Ancora una volta il diritto costituzionale è chiamato a fornire risposte su pace, giustizia e guerra di difesa secondo una corretta interpretazione degli enunciati contenuti negli artt. 11, 52 e 78 della Carta.
Il 3 febbraio del 2022, dopo giorni di stallo, il Parlamento in seduta comune ha rieletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; si tratta della seconda conferma del Capo dello Stato uscente dopo quella del Presidente Giorgio Napolitano.
Con la legge cost. 11 febbraio 2022, n. 1, approvata a larghissima maggioranza dalle Camere, è stato aggiunto un nuovo comma all’art. 9 della Costituzione, con cui si afferma espressamente che “la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle generazioni future. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Contestualmente la revisione incide sull’art. 41, co. 2, della Costituzione in materia di esercizio di iniziativa economica privata che non può svolgersi in modo da recare danno alla salute e all’ambiente.
Per la prima volta vengono citati tra i principi fondamentali della Carta l’ambiente e le generazioni future. Ovviamente le proclamazioni di principio dovranno essere accompagnate da concrete politiche pubbliche finalizzate alla tutela delle risorse naturali. I disastri ambientali, il costante innalzamento della temperatura, lo scioglimento dei ghiacciai e la gravissima siccità, che stanno interessando anche la nostra Penisola, impongono una presa di coscienza e un impegno a livello globale per governare i cambiamenti climatici e, più in generale, i beni ambientali. Nella gestione di queste imponenti sfide, il Diritto costituzionale si afferma come scienza pratica, vocata al governo dei conflitti e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone e delle collettività.
Con legge costituzionale approvata dalle Camere il 28 luglio 2022, nell’ambito dell’art. 119 Cost. è stato previsto il riconoscimento delle “peculiarità delle Isole” e la promozione delle “misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”. Tale riferimento, presente nell’originaria versione della disposizione, era stato eliminato con la novella costituzionale del Titolo V introdotta con la legge cost. n. 3/2001.
Allo stesso tempo, in Costituzione dovrebbe trovare spazio anche lo sport. Finalmente con l’aggiunta di un nuovo comma all’art. 33 si prevede che “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva”. Nel momento in cui questo manuale è destinato alle stampe, il disegno di legge costituzionale (C3351) ritorna nuovamente alla Camera per l’approvazione definitiva.