Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta la risposta italiana alla drammatica pandemia che, a partire da Febbraio 2020, ha colpito il nostro paese così come il resto del globo. La pandemia di Sars-Cov 2, oltre alle sue conseguenze per la salute degli italiani, ha colpito l’economia ...
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta la risposta italiana alla drammatica pandemia che, a partire da Febbraio 2020, ha colpito il nostro paese così come il resto del globo. La pandemia di Sars-Cov 2, oltre alle sue conseguenze per la salute degli italiani, ha colpito l’economia nazionale più di quanto sia accaduto in altri Paesi europei. Nel 2020, il prodotto interno lordo si è ridotto dell’8,9%, a fronte di un calo medio osservato nei paesi dell’Unione Europea pari al 6,2%. L’Italia è stata colpita prima e più duramente dalla crisi sanitaria, traducendosi rapidamente in crisi economica e sociale.
Il Next Generation EU (NGEU) è stato lo strumento adottato dall’Unione Europea per rispondere alla crisi pandemica; “un programma di portata e ambizione inedite”, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; per conseguire una maggiore equità` di genere, territoriale e generazionale.
Il programma Next Generation EU (NGEU) è un pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. La principale componente del programma NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF), che ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 sovvenzioni, i restanti 360 miliardi prestiti a tassi agevolati).
Come oramai noto l’Italia è il maggiore beneficiario, in valore assoluto, dei due principali strumenti del NGEU. Le risorse per il RRF ammontano a 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021-2026. Di queste risorse 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto mentre i restanti 122,6 miliardi sono i prestiti della RRF. Il 40% delle risorse che possono essere associate ad attività “territorializzabili” sono destinate alle regioni del Mezzogiorno.
Il PNRR, si articola in sei Missioni e 16 Componenti. Le sei Missioni del Piano sono: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.
Il fattore qualificante degli investimenti che saranno distribuiti attraverso le 6 missioni, sono senz’atro le riforme. Il governo intende attuare quattro importanti riforme di contesto – pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza ed altre riforme settoriali (due nel settore salute).