Uomo e studioso di frontiera, costantemente in dialogo con la cultura del suo tempo, italiana, europea, e anglosassone, Alessandro Passerin d’Entrèves è stato uno storico, filosofo politico e del diritto. Nato ad Aosta nel 1902, egli ha insegnato tra l’Italia, l’Inghi...
Uomo e studioso di frontiera, costantemente in dialogo con la cultura del suo tempo, italiana, europea, e anglosassone, Alessandro Passerin d’Entrèves è stato uno storico, filosofo politico e del diritto. Nato ad Aosta nel 1902, egli ha insegnato tra l’Italia, l’Inghilterra e gli Stati Uniti.
Lungimirante maestro e animatore di dibattiti e confronti, intellettuali ed amicali, d’Entrèves si misura con i più importanti filosofi del diritto e della politica suoi contemporanei, da Bobbio a Hart, da Oppenheim a Popper, da Berlin a Hayek. Sfruttando i suggerimenti metodologici dello stesso d’Entrèves, la presente trattazione mira a valorizzare il dialogo tra contesti di ricerca, analisi storica e tematizzazione filosofica che contraddistingue la sua riflessione.
Nel dar conto di molti temi e concetti che torneranno più volte lungo la sua opera – dall’obbligazione politica all’autonomia, dalla libertà di coscienza al pluralismo, dalla libertà politica alla funzione critica dell’idea di diritto naturale –, l’intento è di seguirne la maturazione e le risonanze attraverso testi e momenti diversi nell’arco di mezzo secolo per meglio comprendere la complessità e l’armonia della lezione di d’Entrèves.