Imprese sociali, altri enti del terzo settore, società benefit
di Giorgio Marasà
Gli scritti raccolti in questo volume sono disposti in un ordine cronologico (dicembre 2015-dicembre 2018) che, in qualche misura, cerca di seguire anche un percorso logico.
Una volta individuati i requisiti che qualificano la categoria degli enti del terzo settore nell’impianto normativo della recente riforma e le ragioni che inducono il legislatore a promuoverne la costituzione e a riservare loro un trattamento di favore, emergono numerosi e delicati problemi tra cui quello dei confini “interni” ed “esterni” alla categoria stessa, che può riassumersi nell’interrogativo: se e in che termini attività, modus operandi e scopi delle imprese sociali (d.lgs. 112/2017) si distinguano da quelli degli altri enti del terzo settore (d.lgs. 117/2017) e se siano effettivamente diversi da quelli degli enti del Libro V, c.c. e delle società benefit.
Diritto dell'imprenditoria sociale
di Alessandro Mazzullo
L’opera fornisce un esaustivo inquadramento d’insieme del c.d. Diritto dell’Imprenditoria sociale, sotto l’imprescindibile profilo multidisciplinare del diritto privato, amministrativo, tributario ed europeo.
L’analisi si concentra, oltre che sui fondamenti teorici, sugli aspetti di disciplina delle imprese sociali, regolate dal recente d.lgs. n. 112 del 2017, ma anche di altre forme di imprenditorialità sociale come nel caso degli enti del Terzo Settore imprenditoriali, degli enti sportivi dilettantistici, delle onlus, delle banche etiche, delle fondazioni bancarie, degli enti imprenditoriali del libro I del codice civile, ecc.
Ai confini dell’imprenditoria sociale, poi, sono esaminate anche altre forme di imprenditoria che presentano elementi di differenziazione e similitudine: le società benefit, le start up innovative a vocazione sociale, le imprese culturali e creative, le imprese di agricoltura sociale e, più in generale, la tematica della responsabilità sociale d’impresa e dell’impact investing.
Il libro, aggiornato alla legge 11 febbraio 2019, n. 12, è un utile strumento rivolto non soltanto agli studiosi della materia ma anche agli operatori professionali che, a vario titolo, operano nel mondo dell’imprenditoria sociale, cercando di orientarsi tra le molteplici regole e forme giuridiche che il legislatore continua a produrre e disciplinare in tale ambito.
Il nuovo Codice del Terzo Settore
di Alessandro Mazzullo
Il 3 agosto 2017 è entrato in vigore il nuovo Codice del Terzo Settore, cuore di un processo di Riforma destinato ad impattare sull’organizzazione di 300.000 enti e milioni di italiani, chiamati ad affrontare la sfida di un profondo processo di cambiamento, da interpretare e governare.
Il Codice presenta elementi di forte innovazione, complessità e criticità. Incide, attraverso modifiche radicali, sulla frammentarietà del quadro normativo preesistente. Ne ridisegna, inscindibilmente, gli aspetti sia civilistici che tributari.
La nuova normativa mescola e ridefinisce le aree di confine che separano il c.d. Terzo Settore, da quello Pubblico e da quello Privato for profit. Abroga discipline e sigle che, con il tempo, erano divenute familiari, come nel caso dell’acronimo Onlus.
Aggiorna la base civilistica del Terzo Settore, razionalizza il sistema agevolativo fiscale, in materia di imposte dirette e indirette. L’analisi dell’Autore segue l’ordine logico del Codice evidenziando gli elementi di collegamento sistemico, soprattutto tra la parte civilistica e quella fiscale con un costante riferimento ai precedenti normativi e interpretativi che rappresentano l’imprescindibile substrato su cui lo stesso Codice si è fondato.
La presenza di numerose schede agevola la corretta interpretazione di alcune importanti novità, ivi comprese quelle inerenti il regime transitorio.