Lo scopo del presente volume è offrire un'analisi dell'esclusione finanziaria, un fenomeno che sta acquistando sempre più rilevanza nell'opinione pubblica, nella comunità scientifica e nelle politiche dei principali attori istituzionali sia a livello nazionale che sovranazionale. Nell'accezione p...
Lo scopo del presente volume è offrire un'analisi dell'esclusione finanziaria, un fenomeno che sta acquistando sempre più rilevanza nell'opinione pubblica, nella comunità scientifica e nelle politiche dei principali attori istituzionali sia a livello nazionale che sovranazionale. Nell'accezione più comune si parla di esclusione finanziaria ogni qual volta le persone incontrano difficoltà ad accedere o utilizzare quei servizi finanziari largamente diffusi e, in genere, ritenuti necessari per condurre le normali attività della vita quotidiana. I numeri dell'esclusione finanziaria nei paesi europei e delle altre economie ad alto reddito non sono certo paragonabili a quelli dei paesi in via di sviluppo, ma le potenziali conseguenze di marginalizzazione sociale ed economica di fasce sempre più ampie della popolazione non possono essere ignorate. E l'attuale crisi economico-finanziaria rischia di acuire nel prossimo futuro il problema dell'esclusione finanziaria. I primi tre capitoli forniscono una trattazione critica del tema offrendo una serie di indicatori, dati e statistiche che consentono di cogliere la dimensione quantitativa e qualitativa del problema dell'esclusione finanziaria. L'inadeguato o il mancato utilizzo dei servizi finanziari è, infatti, riconducibile a fattori legati alle strategie degli agenti sul fronte dell'offerta, ma anche alle scelte degli individui i quali, spesso, rinunciano volontariamente a formulare una domanda di servizi bancari e finanziari. Un secondo livello di indagine è stato condotto nell'ultimo capitolo dove sono presentati i risultati di un'analisi empirica che si è avvalsa dei dati di un'indagine campionaria promossa dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo in collaborazione con la Banca Mondiale. Lo studio ha lo scopo di individuare le principali determinanti dell'esclusione dai servizi finanziari di base di un campione di individui residenti in Paesi in via di transizione dell'Europa centro-orientale. Nelle stime è stato utilizzato, assieme alle tradizionali variabili socio-demografiche individuali, un indicatore del livello di fiducia degli intervistati verso le banche e il sistema finanziario del loro paese. I risultati evidenziano un forte impatto dell'indicatore di fiducia sulla probabilità di utilizzare i servizi bancari. Ciò implica che in quei paesi ove il sistema bancario e finanziario è considerato meno affidabile, il rischio dell'auto-esclusione è molto elevato. Il problema dell'esclusione finanziaria non è di agevole trattazione, e la scelta delle misure di policy da adottare per combatterlo deve tenere conto delle specificità di ciascun paese, e tra queste sono da ricomprendere anche quelle non riconducibili a fattori socio-economici, ma alla sfera culturale e percettiva degli individui, quali la sfiducia verso il sistema finanziario.
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