Il presente volume è il secondo frutto del lavoro del gruppo di ricerca «Progetto Città», istituito e promosso dal Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario. Il gruppo, da quando si è costituito (nell’aprile 2018), ha operato come luogo informale e aperto di un confronto ...
Il presente volume è il secondo frutto del lavoro del gruppo di ricerca «Progetto Città», istituito e promosso dal Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario. Il gruppo, da quando si è costituito (nell’aprile 2018), ha operato come luogo informale e aperto di un confronto organizzato e continuativo, condotto in stile seminariale, e di ricerca comune attorno a temi che hanno un sicuro fondamento nel diritto pubblico, ma che intersecano altri ambiti scientifici, giuridici e non. Ai lavori del gruppo hanno preso parte docenti, ricercatori e studiosi del diritto pubblico e di altre discipline, non solamente giuridiche. Al centro delle riflessioni del Progetto Città si pone il tema complessivo della città, come dimensione originaria della democrazia e anche del diritto.
Nell’anno accademico 2018-2019 il gruppo, dopo essersi costituito, ha posto come tema specifico della propria riflessione seminariale il rapporto tra città e partecipazione. L’esito di quel lavoro è confluito in un volume collettaneo (a cura di F. Pizzolato-A. Scalone-F. Corvaja, La città e la partecipazione tra diritto e politica, Giappichelli, Torino, 2019). Attorno ai risultati di questa prima ricerca è stato promosso un dibattito scientifico e civile: il 15 luglio 2020 si è svolto un webinar in cui il tema di fondo del rapporto tra città e forme istituite della partecipazione civica è stato approfondito mettendo a confronto l’esito della ricerca del Progetto Città con un’altra contestuale e indipendente pubblicazione, condotta da studiosi dell’Università degli Studi di Verona (curata da T. Dalla Massara-M. Beghini, La città come bene comune, Editoriale Scientifica, Napoli, 2019). Il 25 settembre 2020, il volume La città e la partecipazione tra diritto e politica è stato presentato alla comunità scientifica (relatori G. Rivosecchi, G. Verde, U. Curi, M. Bertolissi, P. Marzaro, A. Ambrosi) e alle istituzioni cittadine (erano presenti gli assessori competenti del Comune di Padova).
Nell’anno accademico 2019-2020 la riflessione seminariale è proseguita attorno al tema della “città oltre lo Stato”. Quell’“oltre” che è messo esplicitamente a tema è anzitutto di natura concettuale e allude, in continuità con gli esiti della prima ricerca del gruppo, all’autonoma fondazione della politicità della città che si rispecchia nell’autonomizzazione crescente dei processi interni alla sfera della cittadinanza (intesa come sociologica o amministrativa) rispetto a quella legale e nel disallineamento, significativo e problematico, tra la nozione di città (e di un diritto della città e alla città) – di sempre più largo uso – e quella, istituzionale e giuridicamente più consueta, di Comune o ente locale. In questo disallineamento si ritrova un’ulteriore riprova della difficoltà di contenere le trasformazioni e le dinamiche, politiche e giuridiche, della sfera cittadina entro un quadro rigido di attribuzioni governato secondo le classiche categorie classificatorie delle fonti del diritto. Peraltro, questo disallineamento è, in qualche modo, una feconda contraddizione interna allo stesso testo costituzionale, come si ricava dalla tensione tra le funzioni specifiche e la potestà regolamentare degli enti locali, da un lato, e la generalità potenziale degli ambiti di cura dagli stessi presi in carico, secondo il principio di sussidiarietà e gli artt. 5 e 114 Cost.