Il volume è l’esito di un percorso di ricerca, particolarmente sollecitato dall’incarico di insegnamento, a partire dall’a.a. 2014/’15, in “Diritto tributario dello sport” presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italico nell’ambito del percorso giuridico-gestionale del corso d...
Il volume è l’esito di un percorso di ricerca, particolarmente sollecitato dall’incarico di insegnamento, a partire dall’a.a. 2014/’15, in “Diritto tributario dello sport” presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italico nell’ambito del percorso giuridico-gestionale del corso di laurea magistrale in “Management dello sport”.
L’occasione ha consentito, infatti, di appurare e approfondire l’intenso processo che, via via, ha interessato il fenomeno sportivo e le sue “organizzazioni” sino a divenire business oriented, non più solo ludus, rappresentando un genere di ricchezza per il diritto tributario.
Al contempo, lo sport è espressione di valori, vettore di integrazione e coesione sociale, fattore a contrasto delle diseguaglianze e discriminazioni, anche di genere, elemento relazione, culturale, educativo, didattico, formativo, di prevenzione sanitaria e, dunque, a “supporto” della persona fisica, intesa in accezione singola e plurale, a cui la Corte costituzionale ha riconosciuto, da tempo, un interesse pubblico tale da richiederne la protezione e l’incoraggiamento da parte dello Stato .
Sul versante fiscale, il tutto si è sostanziato e si sostanzia attraverso misure sottrattive del “carico” a favore di coloro che lo eseguono, lo sostengono e dei riferibili soggetti collettivi, purché non finalizzati al lucro, quantomeno in modo prevalente o esclusivo, involgendo altresì gli interventi in materia di finanza pubblica indirizzati a idonei trasferimenti di risorse per consentire l’effettivo esercizio delle sue molte pratiche.