Il concetto di lavoro sostenibile appare la chiave di volta per rispondere alle sfide poste dai cambiamenti demografici in corso che hanno sì consentito alle persone di vivere più a lungo e meglio ma, al contempo, hanno aumentato lo squilibrio tra popolazione attiva e inattiva ed alterato le dinam...
Il concetto di lavoro sostenibile appare la chiave di volta per rispondere alle sfide poste dai cambiamenti demografici in corso che hanno sì consentito alle persone di vivere più a lungo e meglio ma, al contempo, hanno aumentato lo squilibrio tra popolazione attiva e inattiva ed alterato le dinamiche del mercato del lavoro, indebolendo ulteriormente la sostenibilità dei sistemi di Welfare.
Per questo motivo, appare necessario intraprendere azioni coraggiose e politiche “trasformative”, orientate verso lo sviluppo del capitale umano dei giovani, la formazione e ricollocazione degli adulti, il mantenimento, nel mercato del lavoro, dei cosiddetti anziani sfruttandone ancora le competenze ma anche verso adeguate politiche di conciliazione vita-lavoro.
Il lavoro sostenibile potrebbe dunque svolgere un ruolo cruciale nel mercato del lavoro, andando a collegare differenti politiche in un’agenda globale, con un obiettivo a lungo termine: quello di adeguare il lavoro al lavoratore, in modo che rimanga in salute e attivo quanto più a lungo possibile.
Un percorso che andrebbe però accompagnato dall’impegno delle imprese di assorbire e praticare la cultura della sostenibilità: attraverso cioè la creazione di valore economico socialmente e ambientalmente sostenibile, le imprese potranno contribuire all’affermarsi di un modello di sviluppo sostenibile, basato sui concetti di equità inter e intra-generazionale.