Il diritto del lavoro vive una fase di profonda evoluzione che ne ridefinirà i confini e i paradigmi regolativi. Diverse sono le ragioni che conducono a questa conclusione. Da un lato, l’attivismo giurisprudenziale che sempre più frequentemente si fa carico di rispondere all’incerta formulazio...
Il diritto del lavoro vive una fase di profonda evoluzione che ne ridefinirà i confini e i paradigmi regolativi. Diverse sono le ragioni che conducono a questa conclusione. Da un lato, l’attivismo giurisprudenziale che sempre più frequentemente si fa carico di rispondere all’incerta formulazione del precetto legislativo, quando non addirittura di contestarne la coerenza sistematica o la legittimità costituzionale; dall’altro lato, la delicata emergenza epidemiologica, causata dal diffondersi della pandemia COVID-19, che ha inaugurato una nuova stagione del diritto all’emergenza, così intitolata nel convincimento o nella speranza, forse ottimistiche o riduttive, del suo carattere contingente.
Il volume presenta alcune riflessioni, offre spunti critici sui temi più dibattuti, propone soluzioni interpretative talvolta diverse, che però convergono nella convinzione della crisi funzionale del Legislatore di fronte all’emergenza.
I tre capitoli in cui l’opera si divide, vedono gli autori confrontarsi dialetticamente, con distinti contributi, sulla sentenza della Corte Costituzionale n. 194/2018 in tema di “contratto a tutele crescenti”, sulla sentenza della Corte di Cassazione n. 1663/2020 sui cdd. “riders” e infine, sul lavoro agile ai tempi del Coronavirus. Completa il volume, oltre al testo delle sentenze commentate, una appendice normativa sui temi trattati.