“Riflessioni sul processo costituente europeo” di Emilio Castorina si inserisce l’antologia di scritti del prof. Emilio Castorina, retti da un file rouge, seguendo il quale si evince la tensione intellettuale dell’Autore, diretta alla ricerca delle ragioni che hanno, nel tempo, costituito i ...
“Riflessioni sul processo costituente europeo” di Emilio Castorina si inserisce l’antologia di scritti del prof. Emilio Castorina, retti da un file rouge, seguendo il quale si evince la tensione intellettuale dell’Autore, diretta alla ricerca delle ragioni che hanno, nel tempo, costituito i momenti di stallo, ma soprattutto di progresso del progetto di integrazione europea nello sforzo di produrre l’esito dell’unità tra popoli e Stati, la quale avesse potuto trovare, appunto, la sintesi nella elaborazione condivisa di una costituzione per l’Unione Europea. Le tracce del processo di integrazione – non del tutto maturo perché possa dirsi in grado, ancora, di sfociare in quello di unificazione politica dei 27 Stati, che fanno parte, oramai secondo una previsione di irreversibilità, stabilmente dell’Unione medesima – sono particolarmente battute nelle analisi contenute nei singoli scritti di Castorina. Esse sono, peraltro, segnate con minuziosa cura scientifica e singolare acume interpretativo dalla verifica sulla direzione a cui le medesime conducono e, più precisamente, se la rete delle episodiche circostanze possa costituire indice convergente verso l’autentica e stabile costruzione dell’Unione Europea; ovvero se, viceversa, essa resta ancorata al vecchio, sia pur fondamentalmente utile, progetto di mera integrazione. La problematicità manifestata nel pensiero di Castorina sollecita la ricerca verso l’individuazione di linguaggi, che pur usando il medesimo termine, ne riempiono il contenuto di cultura, costume, storia proprie di ogni popolo, così come, noi pensiamo, lascia – ad esempio e uno per tutti – intuire il termine “matrimonio”, largamente adottato in ogni ordinamento nazionale, ma difficilmente comparabile per contenuto e definizione dei margini concettuali tra gli ordinamenti, segnati dalla diversità delle culture sottostanti. La strada, poi, che indica l’insegnamento di Castorina, quale è da trarre da ogni e da tutti gli scritti contenuti nel presente volume, è presente nella richiesta di forte mediazione culturale a proposito dell’uso del linguaggio, che da esperienza nazionale, siccome ricchezza dell’unione, occorre che diventi tratto di unità sovranazionale per ciò che è utile alla sintesi al fine di raggiungere una costituzione per l’Europa. In tal senso, infatti, emblematicamente si esprime Emilio Castorina, avvertendo che “la mediazione affidata al linguaggio diviene aspetto fondamentale per il ‘metodo’ del diritto eurocostituzionale, se, è questo il punto, il diritto costituzionale europeo intende realmente guadagnare piena dignità ed autonomia di scienza giuridica”.