Di fronte a un oggetto sconosciuto, il bisogno di conoscenza, espresso dalla domanda “che cos’è?”, si ritiene soddisfatto, almeno in prima approssimazione, quando sia stato accertato “come è fatto” e “a che cosa serve”.
Questo accertamento, è ovvio, seguirà vie diverse perché dipe...
Di fronte a un oggetto sconosciuto, il bisogno di conoscenza, espresso dalla domanda “che cos’è?”, si ritiene soddisfatto, almeno in prima approssimazione, quando sia stato accertato “come è fatto” e “a che cosa serve”.
Questo accertamento, è ovvio, seguirà vie diverse perché dipenderà dall’oggetto sul quale si esercita il nostro bisogno di conoscenza se, per sapere “com’è fatto”, dovremo scomporlo, sezionarlo o analizzarlo e se, per sapere a che cosa serve, sarà sufficiente rifarsi all’esperienza comune oppure necessario formulare delle ipotesi ragionevoli.
In ogni caso, queste semplici riflessioni hanno già dimostrato che la “via per” conoscere è determinata dall’oggetto del conoscere: dipende dal tipo di oggetto la scelta del metodo (dal greco: mèta - odòs, via per) migliore per conoscerlo.
Ciascuno di noi ha fatto esperienza di questo procedimento e se ne è servito, più o meno consapevolmente, per ordinare la sua conoscenza del mondo, classificando gli oggetti, per i quali le risposte alle domande “che cos’è?” e “a che serve?” siano identiche, all’interno di tipi, ovvero di categorie comprendenti un’intera classe di oggetti. (Tutte le sedie, ad esempio, servono per sedersi; la verifica empirica che un oggetto, anche se di foggia inconsueta, è prodotto perché serva da sedile, induce a classificarlo, pur se riluttanti, come sedia).
L’ordinamento delle conoscenze acquisite, secondo i vari settori di vissuti cui si riferiscono, progressivamente restringe l’area delle conoscenze indistinte e confuse e ci dà modo di orientarci nel mondo. Il modo di orientarsi nel mondo rappresenta l’insieme delle scelte operative della condotta dell’individuo: queste scelte consapevoli sono quindi guidate dall’esperienza e di-mostrate corrette dalla ragione.