Il volume “Usi civici ed attività negoziale nella legalità costituzionale” a cura di Luigi Principato, affronta le problematiche dell’attività negoziale su domini collettivi e beni privati soggetti a promiscuo godimento, esclusa o fortemente conformata nella le...
Il volume “Usi civici ed attività negoziale nella legalità costituzionale” a cura di Luigi Principato, affronta le problematiche dell’attività negoziale su domini collettivi e beni privati soggetti a promiscuo godimento, esclusa o fortemente conformata nella lettura pretoria dominante, sino al punto di vedere colpiti da una nullità insanabile alcuni degli atti compiuti in violazione di tali forme di appartenenza.
Le difficoltà indotte da una così rigida ermeneutica dell’istituto sono altresì acuite dalla sostanziale assenza di adeguati sistemi di cognizione dell’esistenza di usi civici o di domini collettivi, giacché tali qualità dei beni sono aliene rispetto al sistema di trascrizione immobiliare.
Ebbene, nella sentenza n. 210 del 16 luglio 2014 la Corte costituzionale potrebbe aver lasciato intravedere una soluzione ai problemi dell’attività negoziale dei beni oggetto di promiscuo godimento, che trovi fondamento nell’esigenza di comporre la genesi storica di tali forme di appartenenza e le strutture giuridiche e l’apparato amministrativo dello Stato moderno.
Proprio rileggendo gli usi civici nella legalità costituzionale, si sono svelati nuovi percorsi di analisi, atti a contemperare l’interesse sotteso alla protezione giuridica del promiscuo godimento, rintracciato precipuamente nella tutela dell’ambiente, con quello della certezza del traffico giuridico e della connessa garanzia di un efficiente statuto dell’appropriazione dominicale dei beni.