“Temi penali”, vol. II, offre una selezione dei principali delitti contro la persona e contro il patrimonio: i delitti di omicidio, le lesioni personali, la violenza privata, la violazione di domicilio, la diffamazione, gli atti persecutori, il furto, la rapina, l’estorsione, la truffa, la ri...
“Temi penali”, vol. II, offre una selezione dei principali delitti contro la persona e contro il patrimonio: i delitti di omicidio, le lesioni personali, la violenza privata, la violazione di domicilio, la diffamazione, gli atti persecutori, il furto, la rapina, l’estorsione, la truffa, la ricettazione e il riciclaggio.
L’analisi delle singole fattispecie è preceduta da casi tratti dalla giurisprudenza più recente, che rappresentano anche il filo conduttore delle singole trattazioni. Lo scopo è quello di dar conto delle soluzioni offerte dalla giurisprudenza, senza però rinunciare, anche quando si tratti di orientamenti ormai consolidatisi. Lo stile “casistico”, inoltre, consente di dar conto delle reciproche interazioni tra le singole fattispecie, nonché delle incertezze che le modifiche più recenti apportate al codice penale hanno determinato nella prassi giurisprudenziale: si pensi, solo per restare agli esempi più evidenti, alle questioni relative alla colpa medica a seguito della legge Balduzzi prima e della legge Gelli-Bianco poi, ma anche alla difficoltà di delineare i rapporti tra la fattispecie di atti persecutori e quelle “contigue” (a partire dai maltrattamenti in famiglia).
La parte speciale, inoltre, dovrebbe rappresentare un banco di prova dei principi e degli istituti di parte generale, destinati a operare proprio e solo in riferimento a specifiche fattispecie di reato. In ogni contributo, quindi, si è avuta la cura di evidenziare i collegamenti con la parte generale: tra le questioni più rilevanti affrontate nel volume si segnalano la sempre controversa distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente, che neppure dopo la cosiddetta sentenza Thyssenkrupp sembra aver raggiunto un approdo sufficientemente stabile; il ruolo del consenso della vittima, perennemente oscillante tra elementi positivi ed elementi negativi del fatto di reato (o, se si vuole, tra tipicità e antigiuridicità); il principio di necessaria offensività del reato, anche nel suo necessario coordinamento con la causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto introdotta all’art. 131-bis c.p.; le questioni relative alla disciplina del reato complesso.
L’obiettivo è quello di offrire un supporto didattico utile non solo agli studenti di diritto penale dei corsi di laurea in giurisprudenza, ma anche a coloro che, trovatisi ad affrontare l’accidentato percorso del post lauream, intendano disporre di uno strumento idoneo alla preparazione degli esami e dei concorsi necessari per accedere alle professioni forensi, in particolare di avvocato e magistrato.