Affrontare insieme le sfide del pianeta
Lo spirito di questa collana può riassumersi con due citazioni : « non possiamo risolvere i problemi con gli stessi sistemi di pensiero che li hanno creati » disse Einstein e « non c’è buon vento per il marinaio che non sa dove andare » scrisse Seneca.
Lo sappiamo, stiamo andando dritti contro il muro! Il riscaldamento globale si fa letteralmente sentire e i campanelli d’allarme non la smettono di moltiplicarsi ed aggravarsi. Eppure niente, non stiamo assistendo a nessun cambiamento di rotta apprezzabile.
Le sfide che ci attendono sono ormai globali e richiedono delle risposte altrettanto globali. L’attuale organizzazione delle relazioni internazionali però non consente di mettersi d’accordo su quali siano esattamente queste sfide, né tanto meno sulle modalità per affrontarle. E, come se non bastasse, l’ONU moltiplica i suoi SDG (Sustainable Developement’s Goals) disperdendo così le energie senza andare all’essenziale delle cause e delle soluzioni dei problemi.
In questo contesto cupo, dominato da schizofrenia e sentimento di impotenza, l’Alleanza per un Mondo Responsabile e Solidale ha compiuto negli anni 80’ un ottimo lavoro culminato nell’Assemblea Mondiale dei Cittadini nel Dicembre 2001 (www.alliance21.org/lille/fr): un dialogo mondiale tra persone di paesi, culture e ambienti socio-professionali profondamente diversi, riunitisi con l’obbiettivo di mettersi d’accordo su quali fossero le grande sfide comuni del futuro.
L’aver preso parte a quest’Assemblea mi ha permesso di arrivare alla conclusione che la complessità delle problematiche a venire e le diversità culturali, sociali ed economiche non sono un ostacolo quando è necessario identificare un numero ristretto di sfide comuni. Ciò detto però, ogni sfida necessita una profonda rivoluzione della nostra visione del mondo e del nostro ruolo al suo interno.
Quattro sfide in tutto : (1) ripensare su basi totalmente nuove l’economia ; (2) mettersi d’accordo su una serie di valori comuni, ovvero su principi di responsabilità universali ; (3) riformulare l’idea stessa di governance per adattarla ad un mondo sempre più interconnesso, nel quale la semplice somma di approcci settorializzati non è più sufficiente ; (4) favorire la nascita di una comunità mondiale cosciente della propria comunità di destino.
Sapere individuare le sfide è bene, proporre un modo efficace per affrontarle è meglio. Questo è ciò a cui mi sono dedicato a partire dal 2001. Questi quattro libri — uno per ogni sfida — racchiudono le proposte delle strategie necessarie per affrontarle, sviluppate a seguito di 18 anni di pensieri, letture, riflessioni e discussioni. Quattro libri alla portata di tutti, senza mostra di erudizione, ma con un retrobottega ben fornito per chiunque volesse approfondire l’argomento. Quattro libri da mettere in tasca e da leggere il tempo d’un viaggio in treno. Quattro libri strettamente interdipendenti che non pretendono dare risposte definitive ma aprire nuove porte, nuove prospettive per inventare, insieme, il mondo di domani.